Manifesto Programmatico del Blog

Questo blog è un progetto. Come tutti i progetti hanno un inizio e prevedono una fine, per incerta che sia. L’obiettivo è troppo alto e sarebbe velleitario voler ambire a raggiungerlo, quindi mi accontenterò di “attraversare il muro”.

Cinque Piccoli è un blog sul basket ed è stato da ispirato da un film e da alcuni interrogativi che al momento sono senza risposta. Il film è Moneyball, del quale consiglio a tutti la visione, mentre gli interrogativi sono più o meno questi:

Perchè non c’è un basketball-reference in Italia, dove gli appassionati possono approfondire, capire, analizzare e magari usare i dati che trovano per inventare qualcosa di nuovo, una teoria, anche solo un articolo di un blog? Perchè in Italia non c’è un Grantland, un elegante sito di analisi e cultura? Perchè si possono contare solo sulle dita di falegname orbo, i siti e blog di appassionati che vogliono andare oltre all’informazione classica, standard, quella che gratta via soltanto la superficie di questo gioco, senza andare oltre scavando?

Prendiamo il calcio a riferimento, non sarà questo il protagonista del blog ma è più facile capirci per via dell’attenzione mediatica. Le trasmissioni di approfondimento sono discussioni su arbitri, polemiche, gossip e mentre si discute poco sul gioco. Si analizza il singolo gesto del singolo, rivedendolo mille volte, riconducendo lo sport solo al gesto del campione, ma è come se negli scacchi dessimo enfasi alla mossa finale dello scacco matto, quando invece le mosse decisive sono quelle effettuate in precedenza. La mossa finale è solo una conseguenza. So già cosa pensate: in quante finali Scudetto o Eurolega abbiamo visto quella maledetta palla scodellare sul ferro, beffarda? “It’s a make or miss game”, diceva qualcuno: alla fine puoi analizzare il gioco quanto vuoi, ma tutto si è deciso in una azione. È vero, ci sono momenti decisivi in cui c’è poco da analizzare, ma come si è arrivati lì? Se avessimo gestito meglio la partita, saremmo arrivati sopra di 2 o sopra di 4?

Nello sport professionistico troppe volte si procede per sensazioni, non si va mai a verificare se quella sensazione è verificata dai numeri: come per la famosa “Small Ball”, che per dare il titolo a questo blog ho parafrasato in Cinque Piccoli. In Italia si parla molto di questo tipo di pallacanestro, ma non ho mai letto un articolo che mi dica se e quanto ci siamo abbassati nei quintetti di serie A o quanto questi siano efficaci (ma magari mi documento poco io). Ho citato la Small Ball, ma potrei andare avanti all’infinito: tiri da tre? Tiriamo molto? Poco? Siamo sicuri che le nostre scelte di tiro stiano portando un valore aggiunto o stiamo all’inverso distruggendo valore?

Sono questi gli interrogativi che spostano a un livello superiore il grado di conoscenza del gioco. E con un livello superiore, si muove anche il punteggio sul tabellone. Vi faccio un esempio estremo, per capirci: voi pensate che se Pau Gasol in post, si gira sulla spalla destra o su quella sinistra mediamente avrà la stessa percentuale di tiro? Vi do io la risposta: NO! E quindi se voi siete un allenatore che sta per affrontare il vecchio Pau, pensate che questa informazione potrebbe servirvi, per poi spifferarlo al vostro centro? Ovviamente per avere questo tipo di statistica ci vorrà un team che segue le statistiche che non si adatta certamente con i budget delle squadre di serie A italiana. Ma dal nulla cosmico, a sapere qual è la spalla buona di Pau, c’è tutto un mondo, anzi, c’è esattamente un oceano di informazioni che le squadre di serie A potrebbero analizzare per elevare il proprio gioco, per migliorare la propria efficienza. E questo oceano è navigabile….. salvo non avere paura dell’acqua.

“Il primo che attraversa il muro, è sempre insanguinato. Sempre. Si sentono minacciati. Nella loro mente è una minaccia per tutto lo sport, ma in realtà è una minaccia per la loro sussistenza, per il loro lavoro, una minaccia per il modo in cui fanno le cose […] Insomma… quelli che al momento non stanno smantellando la squadra, per ricostruirla con il tuo modello… …. … …..sono dei dinosauri” (Presidente Boston Red Sox, Moneyball)

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